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L’AIDS non è più la causa principale di morte in Africa

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Nuovi dati affermano che le morti per HIV sono calate talmente tanto da non essere più al primo posto tra le malattie da temere

Il World Economic Forum ha rilanciato i dati provenienti dall’organismo di controllo Africa Check che suggeriscono che l’AIDS non è più la principale causa di morte per il continente africano. Si stima che siano 760.000 le morti attribuite all’AIDS e alle relative complicanze di questa malattia che sono state registrate in tutta l’Africa nel 2015, rispetto a 1 milione nel 2010, e a 2 (incredibili) milioni nel 2000.

Ora sono le infezioni delle vie respiratorie inferiori ad essere la causa principale della morte, l’HIV è al secondo posto e al terzo ci sono le morti per diarrea – sono ictus e attacchi di cuore che completano la classifica dei primi cinque posti.

Si dice che l’AIDS abbia raggiunto il picco nella maggior parte dei paesi dell’Africa sub-sahariana tra il 2000 e il 2005: nonostante gli sforzi fatti per mitigare il suo effetto mortale, questa terribile malattia è riuscita a mantenere il suo primato per molto tempo. Solo questi nuovi dati, finalmente, sono riusciti a dare un senso a tutti quegli sforzi, dimostrando che sono stati efficaci.

In particolar modo sono stati il miglioramento nelle diagnosi e nel trattamento della malattie i responsabili di questa diminuzione delle morti, insieme alla maggiore disponibilità di informazioni sulla condizione – tuttavia, gli sforzi per aiutare le persone a vivere con la malattia si sono dimostrati più efficaci di quelli per educarle a come evitare di essere infettati.

Su scala globale, ci sono molti progetti che mirano a diminuire ancora e sempre di più la minaccia dell’AIDS per le generazioni future e ci sono anche molte speranze di riuscire a sviluppare una cura o almeno un impianto preventivo.
Speriamo.

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