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Rogo Pomezia: tracce di amianto

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“Comuni interessati dall’incendio forniscano ai cittadini le maschere protettive”, chiede l’Osservatorio nazionale amianto

Dopo il rogo di Pomezia, ”la Asl ha rilevato la presenza di amianto sul materiale campionato”. Lo ha comunicato in una nota il procuratore di Velletri Francesco Prete rendendo noti i primi risultati nel quadro degli accertamenti sull’incendio presso l’impianto di stoccaggio rifiuti Eco X di Pomezia.

Il Campidoglio, nel frattempo, ha inviato a una serie di aziende di ristorazione della zona di Pomezia un divieto immediato “di approvvigionamento delle derrate alimentari provenienti da un raggio di 50 km dal luogo dell’evento fino a nuova disposizione”.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dellìAmbiente Gian Luca Galletti, intervistato dal Tg2 della Rai: “per motivi tecnici non siamo ancora in grado dire qual è l’impatto sul terreno della diossina e qual è l’estensione dell’amianto. Questo richiede dei tempi”.
“I primi dati che abbiamo avuto – ha aggiunto – sono quelli delle polveri sottili, della Pm10, che hanno ovviamente superato i valori nei primi giorni ma oggi sono già rientrate nella normalità e non destano particolari preoccupazioni”. Per quanto riguarda la diossina e l’amianto che “era incapsulato secondo le regole previste anche dalla normativa nazionale – ha spiegato Galletti – per valutare gli eventuali danni al terreno e alla filiera alimentare dovremo aspettare qualche giorno perché dovremo fare verifiche su una estensione molto vasta. Solo nei prossimi giorni arriveremo con le misure interdittive qualora ce ne fosse bisogno” ha concluso il ministro.

L’amianto e’ un materiale molto utilizzato negli anni ’50 per le realizzazione di edifici, treni e navi. Negli anni si e’ scoperto che era un killer silenzioso: tutti i siti italiani contaminati.

I Comuni interessati dall’incendio “forniscano ai cittadini le maschere protettive per evitare il rischio di inalazione di polveri e fibre di amianto”. Lo ha chiesto l’Osservatorio nazionale amianto (Ona), rendendo noto che “più di 500 cittadini” si sono rivolti all’unità di crisi istituita con esperti e medici. Per chi è nelle immediate vicinanze (entro 1km) dal luogo dell’incendio, spiega l’Ona in una nota, “si consiglia di evacuare le abitazione quantomeno per i prossimi 7-10 giorni per poi farvi ritorno dopo lavaggio con acqua. Evitare assolutamente il lavaggio a pressione perché alza le fibre di amianto e quindi ne crea aerodispersione con il rischio di inalazione”.

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ambiente, amianto, Pomezia, salute

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