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Via 200.000 topi dalla Nuova Zelanda

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L’arcipelago dell’Oceania ha sterminato un’orda di topi da un singola isola: alcune specie invasive possono essere davvero pericolose per l’ambiente

Si tratta di un vero e proprio sterminio quello operato dalla Nuova Zelanda su una delle Isole Antipodi: sono stati eliminati 200.000 topi – una cosa mai vista – ma il fatto è che le specie invasive possono davvero devastare l’ambiente e, per quanto possa sembrare terribile l’idea di un’uccisione di massa di qualsiasi animale, a volte è l’unico modo per salvare un intero ecosistema in difficoltà.

In Nuova Zelanda, predatori invasivi come ratti, topi e opossum, nel corso del tempo, hanno invaso le isole e hanno distrutto specie di uccelli locali, invertebrati e piante: in questo caso, sulle Isole Antipodi, frotte di topi hanno travolto i pulcini e le uova, minacciando di eliminare intere specie di invertebrati – una cosa che ha un enorme impatto sull’ecosistema – e riuscendone a cancellare già alcune – due tipi di insetti sono spariti dall’isola.

La speranza è che, grazie a questa decisione, le specie autoctone abbiano la possibilità di prosperare – la Nuova Zelanda ospita più specie di uccelli marini di qualsiasi altro posto della Terra e ben 21 specie usano le Isole Antipodi come casa. Ad ogni modo, questo metodo così definitivo e la maniera in cui è stato eseguito potrebbero diventare una sorta di esempio per altri paesi che si dovessero trovare ad affrontare le proprie invasioni – per esempio, per l’Isola Gough dove gli uccelli marini stanno subendo una vera e propria guerra e potrebbero essere portati all’estinzione a causa dei topi.

Negli ultimi 5 anni, la Nuova Zelanda ha utilizzato un programma di esche mediante distribuzione aerea di precisione per diffondere veleno per topi ogni 4 o 9 metri su ogni parte dell’isola, grazie al GPS. A quanto pare, l’ecosistema si sta già riprendendo.

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