Frutta tutto l’anno in mezzo alla neve: il merito è della geotermia

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In Nebraska, una serra alimentata con la geotermia riesce a produrre frutta al costo di un dollaro al giorno

Non è facile per gli abitanti del Midwest riuscire a mangiare prodotti locali durante l’inverno viste le temperature raggiunte nella regione, per questo fa notizia che, grazie al progetto di un ex postino, una comunità del Nebraska riesca a mangiare limoni, arance, pompelmi, fichi e uva tutto l’anno. E non solo, la serra che permette questa magia lo fa pesando con una spesa di un solo dollaro al giorno. Come è possibile? Beh, grazie al riscaldamento geotermico.

Russ Finch, questo il nome del postino, ha chiamato la sua struttura «Greenhouse in the snow», ovvero serra nella neve. In questo momento, le strutture sono arrivate ad essere 17, ma l’originale, che è stata costruita più di 20 anni fa, è collegata alla sua casa. Finch ha spiegato di aver usato gli agrumi per dimostrare che le coltivazioni erano possibili e che poi ha proceduto inserendo vari tipi di piante e guardando la loro resistenza. Se vivevano, ok, altrimenti le lasciava perdere: ma il punto è che la maggior parte delle piante ce l’ha fatta.

Il design è quello di una serra Walipini, ovvero una serra sotterranea, il cui pavimento è 4 metri al di sotto della superficie del terreno. Inoltre il tetto è inclinato verso sud per catturare i raggi del sole. Durante la giornata, le temperature nella serra riescono a raggiungere i 27°C; di notte ci pensa la geotermia a combattere il freddo.
È proprio perché la serra non dipende dai combustibili fossili che i costi energetici sono diventati così bassi: una cosa davvero molto insolita che permette all’agricoltore di crescere qualche centinaio di chili di frutta che vende a un mercato locale. La sua attività principale, però, non è la vendita al dettaglio, ma la vendita delle «Greenhouse» che Finch costruisce per 22.000 dollari.

E fa bene! Se aumentassero le strutture di questo tipo, infatti, le emissioni di carbonio causate dal trasporto di frutta e verdura in tutto il paese sarebbero ridotte, con un beneficio non solo sull’ambiente ma anche sulla salute delle persone, dato che il cibo fresco, coltivato organicamente, contiene più nutrienti e mantiene più sapore.

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