Energia, le strategie e gli obiettivi di Enel per il periodo 2012-2016
Enel ha approvato il piano delle strategie per il futuro. Saranno investiti 7,1 miliardi per migliorare infrastrutture e reti
Nel corso degli ultimi anni il quadro macroeconomico mondiale ha confermato la tendenza che ha visto, da una parte, i mercati maturi caratterizzati da un ciclo negativo con PIL e produzione industriale in calo, dall’altra, i mercati emergenti con elevati tassi di crescita sostenuti da espansione demografica, disponibilità di risorse nonché quadri regolatori e istituzionali stabili. Tale tendenza si è accentuata nel corso dell’ultimo trimestre del 2011 e si prevede continui anche nella prima metà del 2012.
Ciò si è anche riflesso sui mercati energetici, con i mercati maturi caratterizzati da assenza di crescita di domanda elettrica e i mercati emergenti che hanno invece continuato a registrare una domanda elettrica in espansione.
In particolare, la debolezza della domanda di energia elettrica caratterizzerà il mercato italiano per l’intero 2012. Nel nostro Paese, gli effetti negativi di tale fenomeno vengono accentuati da una rilevante crescita del margine di riserva, che dovrebbe attestarsi intorno al 45% per effetto principalmente dell’incremento della capacità solare fotovoltaica installata, pari a circa 15 GW a fine 2012.
Come conseguenza, si prevede che gli spark spreads (differenza tra prezzo medio di sistema e costo variabile di un impianto a ciclo combinato) della generazione domestica scenderanno nel 2012 di circa 5 €/MWh rispetto al 2011, con conseguenti ripercussioni sul margine operativo lordo della divisione Generazione ed Energy Management che dovrebbe attestarsi a circa 1,3 miliardi di euro rispetto ai circa 1,9 miliardi di euro del 2011 (quest’ultimo al netto delle partite straordinarie pari a circa 300 milioni di euro).
Con riferimento alla Spagna, il 2012 sarà caratterizzato da una domanda in calo rispetto al 2011. Il margine operativo lordo delle attività di Endesa in Iberia dovrebbe scendere a circa 3,7 miliardi di euro rispetto ai circa 4 miliardi di euro del 2011.
Le attività di Endesa in America Latina dovrebbero invece beneficiare della crescita economica dell’area e del conseguente incremento sia della domanda (+4% rispetto al 2011) che della produzione di energia elettrica (+5% rispetto al 2011). Conseguentemente il margine operativo lordo dovrebbe crescere del 10% circa nel 2012, assestandosi a circa 3,6 miliardi di euro.
Con riferimento alla Divisione Internazionale, la Russia dovrebbe registrare a fine 2012 un margine operativo lordo pari a circa 500 milioni di euro, invariato rispetto al 2011, nonostante il trend d’incremento dei prezzi del gas stia registrando un rallentamento rispetto alle previsioni originarie. In Slovacchia, il margine operativo lordo dovrebbe attestarsi a circa 800 milioni di euro, invariato rispetto al 2011.
Sempre nel corso del 2012, la Divisione Energie Rinnovabili dovrebbe incrementare la propria capacità netta installata di circa 1 GW, portandola a circa 8,1 GW. Ciò dovrebbe determinare un incremento del margine operativo lordo di tale Divisione di circa 300 milioni di euro rispetto ai circa 1,4 miliardi di euro del 2011, quest’ultimo al netto delle partite non ricorrenti pari a circa 200 milioni di euro.
Per quanto riguarda l’Italia, il margine operativo lordo per l’anno 2012 è pari a circa 5,7 miliardi di euro, di cui circa 3,9 miliardi di euro saranno utilizzati per la Divisione Infrastrutture e Reti, 1,3 miliardi di euro per la divisone Generazione ed Energy Management, circa 500 milioni di euro per la Divisione Mercato. Nel 2014 il margine operativo lordo sarà pari a circa 5,3 miliardi di euro, di cui circa 3,7 miliardi di euro saranno spesi per la Divisione Infrastrutture e Reti, circa 1,1 miliardi di euro per la Divisone Generazione ed Energy Management e circa 500 milioni di euro per la Divisione Mercato. Nel 2016 si prevede un margine operativo lordo pari a circa 5,3 miliardi di euro, di cui circa 3,5 miliardi di euro saranno utilizzati per la Divisione Infrastrutture e Reti, circa 1,3 miliardi di euro per la divisone Generazione ed Energy Management e circa 500 milioni di euro per la Divisione Mercato. (Com – Red)
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