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Il futuro delle citta’? Intelligenti, efficenti, sostenibili

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Pubblichiamo l’intervista al Direttore Generale di Acea a Paolo Gallo, estratta dalla newsletter del Festival dell’Energia. Ecco come le città italiane rispondono alle nuove esigenze di sostenibilità

Il volto delle città italiane si sta trasformando, adeguandosi alle nuove esigenze di sostenibilità: diventano intelligenti, efficienti, verdi. Un cambiamento che mette in primo piano i comuni e le multiutilities, direttamente e concretamente impegnate nella gestione dei consumi energetici sul territorio. Come cambia il vostro ruolo in questo scenario? E quali sono i progetti più innovativi sviluppati da ACEA su questo fronte?

Oggi lo sviluppo delle smart grid è diventata un’opportunità per tutti gli operatori energetici. Le sfide che attendono il mondo della distribuzione si giocano principalmente sul terreno della tecnologia. Acea oggi sta lavorando sul fronte del consumo intelligente di energia valorizzando anche il rapporto con il territorio in cui operiamo. Stiamo realizzando un grande progetto nell’area di Malagrotta nei pressi di Roma, che produrrà i primi risultati già nell’ultimo trimestre dell’anno e fornirà molteplici indicazioni tecnologiche utili anche alla futura regolazione delle “reti intelligenti”. Nell’area abbiamo “irrobustito” la rete, innalzando i livelli di tensione e riducendo le strozzature di rete. Sul lato tecnologico sono stati sviluppati sistemi di comunicazione veloce, come reti iperlan e fibra ottica, in grado di garantire la reazione della rete di distribuzione in decimi di secondo. Agiremo anche sui sistemi di compensazione e livellamento dei carichi. Il progetto è stato sviluppato per una porzione di rete, equivalente alla rete di una cittadina di 10 mila abitanti.

Un grande tema per il futuro delle città è quello della mobilità. Quali sono gli elementi cardine, a suo avviso, intorno cui è necessario impostare una nuova idea di mobilità per le città del futuro? Che prospettive concrete ci sono di vedere realizzata un’idea di mobilità elettrica? Quali sono i principali ostacoli alla sua realizzazione?  

Acea crede molto nella possibilità di creare una nuovo modello di mobilità ecostenibile. Sottolineo due dati molto importanti da cui emerge il nostro impegno in questo settore: il primo dato è un accordo sottoscritto recentemente tra Acea, Enel e Comune di Roma per l’installazione nella Capitale di 200 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici; I nuovi dispositivi, si aggiungono alle 102 colonnine già presenti sul territorio romano. L’altro elemento, è l’accordo con Fiat per un progetto pilota, teso a rinnovare il parco veicoli aziendale in “senso elettrico”. Fiat ha già consegnato ad Acea i primi 40 veicoli commerciali, Fiat Fiorino cargo, a trazione elettrica.  L’accordo prevede la condivisione delle informazioni tecniche relative al funzionamento dei veicoli e uno studio congiunto dei possibili sviluppi in tema di mobilità elettrica, nel territorio di Roma Capitale. In Europa poi è ad un punto di svolta la discussione sulla standardizzazione delle infrastrutture che daranno un’ulteriore spinta verso la commercializzazione dei veicoli elettrici in tutta Europa. Secondo dati della Commissione Europea l’obiettivo della commercializzazione dei veicoli elettrici è quello di arrivare al 10% delle vendite tra il 2020 e il 2025; è un’ottima opportunità per l’ambiente, per rendere le nostre Città più ecosostenibili e per lo sviluppo della mobilità elettrica a Roma. Su questo tema Acea è in prima linea.

Acea è anche il maggiore operatore italiano del settore idrico, e gestisce i servizi idrici in molti territori italiani, avendo quindi un quadro globale e una possibilità di intervento significativa. Quanto è efficiente il nostro sistema e dove occorre fare investimenti per migliorare ancora il servizio e la qualità dell’acqua?
Il piano industriale del Gruppo Acea per gli anni 2012-2016, recentemente approvato dal Consiglio d’Amministrazione, prevede il consolidamento della posizione di leadership sul territorio nazionale; per il prossimo quinquennio sono previsti investimenti per 2,3 miliardi di euro di cui il 46% da destinare nell’area Idrica per il rinnovamento delle infrastrutture esistenti. questa allocazione di investimenti risponde all’esigenza di ammodernamento della rete idrica e di intervento sulle infrastrutture di depurazione per adeguarle ai futuri standard europei.  Inoltre Acea dedica particolare attenzione alle attività di ricerca e laboratorio: a Roma, dove è stata promossa – primo caso in Italia –  la carta di identità dell’acqua potabile, Acea esegue ogni anno circa 250.000 analisi di laboratorio. Secondo gli ultimi interventi legislativi, è l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeeg) ad avere messo a punto le nuove Linee Guida sul futuro metodo tariffario per il servizio idrico integrato. L’obiettivo dichiarato dell’Autorità è quello di garantire l’equilibrio economico del sistema, effettuando gli investimenti migliorativi del servizio in linea con il quadro normativo successivo al referendum di giugno. In questi giorni l’Autorità ha avviato una procedura di consultazione necessaria al fine di definire una regolazione del settore idrico, che tenga conto dei principi indicati dalla normativa europea e nazionale, garantendo adeguati livelli di qualità del servizio, sia commerciale che tecnica e di prestazione. Quindi spetterà alla stessa Autorità la predisposizione della metodologia per la determinazione delle tariffe dei servizi idrici coniugando l’esigenza di adeguamento delle infrastrutture nel settore idrico con l’attuale quadro normativo.

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estratta dalla newsletter del Festival dell'Energia. Ecco come le città italiane rispondono alle nuove esigenze di sostenibilità, Pubblichiamo l'intervista al Direttore Generale di Acea a Paolo Gallo

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