Rinnovabili, in Italia un potenziale ancora da scoprire

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Le fonti rinnovabili potrebbero essere la giusta soluzione per ridurre drasticamente la dipendenza energetica dall’estero e migliorare la sicurezza di approvvigionamento

L’Italia, nel settore dell’energia, dipende fortemente dall’estero, eppure le fonti rinnovabili da sfruttare, con potenziale interessante ci sono. Idroelettrico, solare, eolico, geotermia e biomasse potrebbero coprire tutto il fabbisogno dei cittadini della penisola.  In particolare, il ‘potenziale tecnico per il settore elettrico è stato stimato in quasi 485 Terawattora (Twh) all’anno, superiore agli attuali consumi’: è questo quanto emerge da una ricerca, ‘Studio sulla sicurezza energetica in Italia e in Europa’, presentata dalla Fondazione De Gasperi in collaborazione con il Centre for european studies (Ces).

Per sfruttare maggiormente le fonti di energia rinnovabile, abbattendo la fattura energetica estera e migliorando la sicurezza di approvvigionamento, spiega lo studio, ‘è necessario ridurre drasticamente tale dipendenza’. Come farlo? Grazie a due azioni, spiega lo studio: il contenimento dei consumi (efficienza energetica negli usi finali di energia e nei processi di trasporto e stoccaggio) e l’incremento dell’uso delle risorse locali (rinnovabili e produzione sostenibile di idrocarburi). Elemento fondamentale per raggiungere gli obiettivi è ‘la diversificazione delle fonti e lo sviluppo di tecnologie’. Sul fronte dell’efficienza e del risparmio energetico, in Italia c’è ‘un elevato potenziale di risparmio energetico’, soprattutto nell’edilizia dove un edificio che rispetta eco-standard consente una riduzione dei consumi fino al 70%.

(gc)

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