I microbi intestinali che favoriscono cancro

Condividi questo articolo:

Uno studio scopre che due tipi di batteri comuni nell’intestino possono accelerare la crescita dei tumori

Aumentano le prove che i batteri possono causare il cancro dell’intestino: è stato dimostrato che due tipi di microbi che sono stati trovati nei tumori del colon hanno aumentato l’incidenza del cancro nei topi.

Le due specie comuni, Escherichia coli e Bacteroides fragilis, insieme causano danni al DNA che potrebbero portare a delle mutazioni cancerogene ne topi – non è stato ancora dimostrato che facciano lo stesso nelle persone.
Nello studio, Cynthia Sears del Bloomberg-Kimmel Institute for Cancer Immunotherapy e il suo team hanno scoperto che l’E. coli e il B. fragilis stavano invadendo la parete del colon nei campioni di tessuto prelevati dalle persone con una forma ereditaria di cancro del colon.

Questi microbi, inoltre, erano stati trovati anche precedentemente nella più comune forma non ereditaria di cancro dell’intestino, ad un tasso più alto rispetto ai campioni di colon sani.
Quando le due specie di batteri sono state messe nei topi predisposti per avere il cancro all’intestino, hanno aumentato drasticamente il numero di tumori che si sono formati.

Ma non sono solo questi due i batteri su cui si sono fatti gli studi, anche una terza specie era stata implicata nel cancro dell’intestino in uno studio precedente, lo Streptococcus gallolyticus gallolyticus (SGG).

Continuare gli studi in questo senso è molto importante poiché è proprio a partire da scoperte di questo genere che poi si procede a trovare cure a nuovi approcci per le malattie, man mano che si impara a conoscerle meglio.

Questo articolo è stato letto 36 volte.

Batteri, Batteri intestinali, intestino, tumori, tumori dell'intestino

Comments (6)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net