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Acqua all’arsenico, il Tar condanna il MInistero dell’ambiente e il Ministero della Salute

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Sentenza storica del Tar sull’acqua all’arsenico, il Ministero dell’Ambiente e il MInistero della Salute sono stati condannati a risarcire i cittadini vittime del problema

Acqua all’arsenico, da oggi una sentenza storica del Tar potrebbe segnare un primo passo verso un risarcimento ai cittadini di alcune regioni d’Italia, come la Toscana, il Lazio, l’Umbria, la Lombardia e il Trentino Alto Adige che hanno ‘beneficiato’, per così dire, di un’acqua non proprio pura. Il Tar ha infatti stabilito la condanna nei confronti del Ministero dell’Ambiente e del MInistero della Salute che dovranno risarcire i cittadini.

Infatti i livelli di concentrazione di arsenico nell’acuqa in queste regioni, in alcuni casi, sono state superiori alla media ammessa dall’Unione europea, per questo il Tar ha sentenziato che ogni cittadino venga risarcito con 100 euro. Le persone interessate dall’arsenico nell’acqua sono circa 2000 in totale.

A dare questa notizia oggi è stato il Codacons per il quale la problematica legata all’acqua all’arsenico ha danneggiato i cittadini, ha causato loro stress, paure, problemi psicologici. Infati i danni che può provocare l’arsenico sono davvero molteplici. Tra questi quelli più importanti si manifestano sotto forma di tumori (al fegato e alla cistifellea) o di malattie alla pelle e alle vie cardiovascolari.

L’arsenico nell’acqua in concentrazioni maggiori da quelle previste dalle leggi comunitarie rappresenta da una parte un grande problema ma allo stesso tempo non si può non rilevare che un risarcimento di sole 100 euro è davvero inadeguato per i cittadni.

Infine, la sentenza sull’arsenico e sull’acqua potrebbe aprire anche un importante precedente per rifarsi in via giudiziaria per i danni ambientali, la qualità dell’aria e la vivibilità urbana. Il Codacons promette battaglia ad iniziare da Napoli e Roma. 

(red) 

 

 

 

 

 

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