L’inquinamento si fa arte

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Una start-up trasforma il dramma atmosferico in inchiostro

L’inquinamento atmosferico, lo sappiamo, è un problema gigante in moltissime parti del mondo, inclusa Mumbai, dove Anirudh Sharma è cresciuto. Un giorno Sharma ha notato che le sue magliette erano coperte da una sporcizia, da una fuliggine, che proveniva di certo dall’aria inquinata e ha deciso di fare qualcosa al riguardo.

Così è nata Graviky Labs, a partire dalla creazione di una tecnologia che cattura il particolato e lo trasforma in inchiostro, in modo che gli artisti di tutto il mondo possano utilizzare l’inquinamento per creare opere. Un bel metodo per attirare l’attenzione su questa problematica, no?

Sharma stava studiando al MIT Media Lab quando ha deciso che voleva fare qualcosa per la sua città natale. Mumbai è particolarmente famosa per il suo inquinamento atmosferico – che può causare danni ai polmoni, cancro e riduzione della durata della vita. Per raggiungere il suo obiettivo, Sharma ha creato KAALINK, un piccolo dispositivo che si adatta agli scarichi delle auto e ai generatori diesel per catturare l’inquinamento utilizzando l’elettricità statica. Dopo alcune settimane, le cartucce vengono svuotate e inviate a Graviky Lab per essere trasformate in Air-Ink. A differenza di altri sistemi di cattura dell’inquinamento, KAALINK non ha bisogno di acqua per intrappolarlo e questo lo rende un’opzione ancora più green.

Artisti di tutto il mondo hanno utilizzato Air-Ink per creare pezzi che si possono vedere sulla pagina Facebook di Graviky Lab. Inoltre una campagna Kickstarter la scorsa estate ha anche venduto magliette, cartoline, scarpe e caschi decorati con Air-Ink.

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