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Basta con le costruzioni che generano anidride carbonica

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Un nuovo studio dice che dobbiamo smettere di creare infrastrutture che emettono anidride carbonica

«Le emissioni nette di biossido di carbonio antropogenico (CO2) devono avvicinarsi allo zero entro la metà del secolo (2050) per stabilizzare la temperatura media globale ai livelli interessati dagli sforzi internazionali. Eppure la continua espansione delle infrastrutture energetiche da combustibili fossili implica un futuro già segnato da emissioni di CO2», inizia così un nuovo studio che arriva per dirci che la dobbiamo smettere di girarci dall’altra parte: le nuove costruzioni vanno fatte con determinati standard ambientali perché le tradizioni infrastrutture che emettono CO2 non sono più accettabili.

Non solo dobbiamo smettere di costruire, oltre a questo dobbiamo anche iniziare a smantellare le strutture che sono già in piedi, sostituendole con centrali elettriche, fornaci a zero emissioni e macchinari più puliti.
Lo studio), pubblicato sulla rivista Nature, dice infatti che le emissioni generate dalle infrastrutture energetiche esistenti stanno mettendo a repentaglio l’obiettivo climatico di 1,5 °C. Se non smettiamo di costruire e non mandiamo in pensione le vecchie infrastrutture (le centrali di lungo corso, le automobili, le caldaie) sostituendole con tecnologie a zero emissioni, sarà difficile rispettare l’Accordo di Parigi sugli obiettivi climatici.

Insomma, mantenere lo status quo non basta per stabilizzare le temperature globali, quindi gli imperativi sono due: smettere di ideare e costruire secondo standard antiquati ed eliminare quegli standard antiquati anche da quello che è stato costruito.
Speriamo di farcela.

 

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