Energia, arrivano le centrali sottomarine che sfruttano le correnti degli oceani

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Le centrali energetiche del futuro saranno sottomarine e sfrutteranno le correnti delle acque tropicali per produrre elettricita’. Ma ci sono ancora alcune limitazioni 

Il futuro dell’energia risiede nelle centrali sottomarine, capaci di generare energia sfruttando il calore delle acque tropicali. Costruire centrali capaci di sfruttare la temperature del mare è una bella sfida.

Esistono diversi metodi per produrre energia grazie alle acque dell’oceano: sfruttando le maree o il moto ondoso si riesce ad attivare alcune turbine e generare elettricità. Ma il progetto della Lockheed Martin, l’azienda americana che si occupa della ricerca e della costruzione del prototipo della centrale, ha intenzione di sfruttare l’energia talassotermica o mareotermica, ovvero la differenza di temperatura fra l’acqua in superficie e l’acqua in profondità, per attivare i generatori elettrici.

La centrale termoelettrica sottomarina, che vorrebbe realizzare la Lockheed Martin è a ciclo chiuso e genererebbe energia sfruttando un fluido, come l’ammoniaca, con un punto di ebollizione basso. Il fluido entra in uno scambiatore di calore dove a contatto con acqua calda evapora. La pressione del vapore fa ruotare le pale di una turbina collegata ad un generatore di corrente elettrica. Successivamente il vapore arriva ad un altro scambiatore di calore, nel quale entra in contatto con l’acqua fredda e condensa in liquido, che viene immesso nuovamente nel ciclo. 

L’idea della costruzione di una centrale sottomarina è bella e il progetto è straordinario: si potrebbero attivare delle centrali termoelettriche grazie alle correnti degli oceani, senza generare inquinamento. Si tenga anche conto che ogni giorno i mari tropicali assorbono una quantità di energia solare pari all’energia prodotta da 250 miliardi di barili di petrolio, sfruttare il calore del mare potrebbe essere molto conveniente. Ma, c’è un ‘ma’, la realizzazione della centrale non è poi così semplice: una centrale sottomarina efficiente richiede la costruzione di un’enorme sistema di pompaggio largo alcuni metri e che si estende per oltre un chilometro di profondità. Ovvero sarebbe come costruire un grande tunnel metropolitano, verticalmente, però. L’ambizioso progetto, secondo gli ingegneri della Lockheed Martin potrebbe essere realizzato in un pochi anni: l’azienda americana sta già costruendo il prototipo della centrale, che dovrebbe produrre 10 megawatt.

(GC)

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