ULTIMA ORA:
Post title marquee scroll
Genocidio di Srebrenica, Mattarella: "Esiste una responsabilità collettiva"-Omicidio Villa Pamphili, Francis Kaufmann oggi in Italia-Incendi a Matera, emergenza rientrata a Metaponto: due campeggi devastati-Temptation Island: tra tradimenti, confessioni e teorie del complotto. Cosa è successo ieri-È morto Goffredo Fofi, il combattente gentile della cultura italiana che riscoprì Totò-Tumori, svolta da immunoterapia pre-intervento: "Carichiamo le difese prima del bisturi"-Ucraina, Trump: "Armi Usa tramite alleati Nato". E annuncia "dichiarazione importante" sulla Russia-Weekend con 'sberla temporalesca' nel cuore dell’Estate: dove colpirà il maltempo-Samsung amplia ecosistema Galaxy Ai-Tour de France, oggi settima tappa. Orario, percorso e dove vederla in tv (in chiaro)-Euro Women 2025, oggi Italia-Spagna: orario, probabili formazioni e dove vederla-Alcaraz-Fritz, oggi la semifinale di Wimbledon: orario, precedenti e dove vederla-Iran, scorte di uranio arricchito scampate ai raid Usa-Israele: la rivelazione-Trump: "Dazi al 35% per il Canada dal 1 agosto". In arrivo lettera all'Ue-Sinner-Djokovic, oggi la semifinale di Wimbledon: orario, precedenti e dove vederla-Ucraina, da Roma il 'piano Marshall' per Kiev: 200 accordi per oltre 10 miliardi-Ucraina, dai Volenterosi monito a Putin e grazie a Trump: prima volta degli Usa al meeting-Ultimo torna a casa, delirio all’Olimpico per la prima delle 3 notti magiche-Albanese: "Sanzioni Usa contro di me oscene, intimidazioni di tipo mafioso"-Turismo, al Gewandhaus Hotel Dresda carne stagionata al ristorante e cake-shop per dessert

Un piccolo universo

Condividi questo articolo:

Gli archeologi scoprono un «modello in miniatura dell’universo» vicino Città del Messico

Una recente scoperta archeologica potrebbe offrire informazioni su come le persone vedevano il mondo nell’antichità. A Nahualac, un sito del vulcano Iztaccíhuatl, vicino a Città del Messico, gli archeologi messicani hanno identificato quello che viene chiamato un tetzacualco, o tempio, in un laghetto stagionale.

Secondo l’Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH), «l’effetto ottico che si verifica nello specchio d’acqua, da cui sembra che la struttura si emani, suggerisce che il luogo è la rappresentazione di un tempo e di uno spazio primitivi, un modello in miniatura dell’universo».

Alcuni miti della creazione mesoamericana dicono che il cielo e la terra sono stati creati dal corpo di Cipactli, un mostro che galleggiava sulle acque primitive. Nahualac potrebbe rappresentare esattamente questa cosmogonia.

Nel sito sono presenti due aree: una è lo stagno stagionale – un tempio rettangolare composto da pietre sovrapposte non tenute insieme da nessun tipo di cemento (eretto in epoca preispanica, il tetzacualco è di circa 11,5 per 9,8 metri) –, l’altra è uno spazio di circa 150 metri, a sud-est del santuario – dove sono stati trovati pezzi di ceramica dedicati alla divinità della pioggia Tlaloc che risalgono a un periodo che va dal il 750 e il 1150 d.C. (l’intero sito, infatti, potrebbe essere uno spazio rituale per il culto di Tlaloc, anche se la gente potrebbe averci adorato anche altre divinità dell’acqua e della terra).

L’archeologa Iris del Rocio Hernandez Bautista ha detto che ci potrebbe essere stato un controllo rituale dell’acqua dalle sorgenti vicine per irrigare il laghetto in modo che sembrasse che la struttura galleggiasse sulla superficie dell’acqua: «Questi effetti visivi, oltre alle caratteristiche degli elementi con cui è stato costruito il sito e il rapporto che hanno l’una con l’altra, ci fanno supporre che Nahualac possa rappresentare un microcosmo che evoca le acque primitive e l’inizio dello spaziotempo nel mito».

Questo articolo è stato letto 54 volte.

archeologia, messico, turismo, viaggiare

Comments (10)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Ecoseven è un prodotto di Ecomedianet S.r.l. Direzione e redazione: Lungotevere dei Mellini n. 44 - 00193 Roma
Registrazione presso il Tribunale di Roma n° 482/2010 del 31/12/2010.redazione@ecoseven.net